Ma questa non pensa ad altro che a magnà???
Ragionateci: quando incontrate il vostro/a lui/lei della vita, non è forse una cenetta romantica il primo esame della coppia nascente? E, per farlo contento, non eviterete di cucinarle/gli la trippa? Sì, la trippa. Sfido (e ammiro) qualunque coppia dove entrambi i congiunti amino la trippa. Se la incontrate, o se siete voi, fammelo sapere. Vi adorerò.
Insomma, trippa o non trippa, è anche sui gusti personali, sul forgiarli e modellarli per venire incontro a quelli dell'amato/a (eufemismo del "ma ti pare che cucino due pasti diversi? se lo può scordare") che la coppia diventa tale. O no...? Quindi, abbiate pazienza, contro ogni vostra critica questo post con San Valentino ci azzecca, eccome.
Io sono Cagliaritana (sì, con la C maiuscola) doc, sarda nell'anima gastronomica - culinaria. Lui di Torino. Inutile dire che lui apprezzi sconfinatamente la sua nuova patria mangerecca: delle origini ha conservato torta di pane, bagna cauda, tante cosette in carpione.
No, tranquilli, non è un post di disquisizioni regionaliste. Ma di incontro di pance, dicevo. Incontrandoci, appunto, siamo giunti alla conclusione che a entrambi piace, moltissimo, mangiare etnico. Che per me, anni fa, significava aggiungere un pizzico di peperoncino qua e là. Stop.
Ora, ogni viaggetto in grandi città europee è occasione per provare, ogni sera, un ristorantino etnico diverso. E tentare, una volta tornati a casa, di replicare le meraviglie altrui. Consapevoli che, a meno di permanenze di almeno media durata in terra straniera, sia impossibile restituire ai nostri cibi quel sapore, quei profumi che solo un sapiente uso della tradizione locale e delle spezie è in grado di sprigionare. Comunque, ecco uno dei miei ultimi tentativi
Pollo al curry (accompagnato da riso basmati, scondito ché tanto va accompagnato dalla crema pollesca), infarinato, rosolato - mea culpa - con un pezzetto di burro e fatto cuocere nel latte arricchito appunto dal curry e da un cucchiaio di curcuma. Unico difetto, era troppo poco. Sì, lo so che era merito del burro...
Questo piatto ha richiamato alla memoria un libro acquistato un annetto fa per caso, e senza troppa convinzione forse solo perché non sistemato fra gli scaffali a tema cucina. Un romanzo d'atmosfera, una storia che si dipana tra fragranze e consistenze speziate
Si comincia in India, e questo mi piace già. Ricordo con estrema vividezza i curry mangiati con le mani in Sri Lanka...ragazzi, un'esperienza da provare!!!
Torniamo al nostro romanzo, scritto da Chitra Banerjee Divakaruni per Einaudi, con un ritmo lento e avvolgente che accompagna la storia di Tilo, la Maga delle Spezie appunto, rapita bambina nello sperduto villaggio indiano dove abitava e pronta a offrire la sua esperienza per aiutare i sofferenti, nel corpo e nell'animo, che passano dalla sua bottega
Ogni capitolo è quasi una storia a sé, legata nel titolo e contenuto a una spezia. La mia preferita, nemmeno a dirlo è Peperoncino rosso...
non è merito del burro, anche io lo faccio sempre, con l'olio ed è buonissimo! ;)
RispondiEliminacome mi piace la tua crema pollesca XDXDXD un bacione cara!!
RispondiEliminache meraviglia questo post... e questo libro! lo aggiungo subito alla mia wishlist cartacea...bacioni
RispondiEliminacavolo a tua sorella nn piace la trippa.... son disperato!!!!!!!!
RispondiEliminavabbè xò tutto il resto lo mangia!!! qui nn abbiamo problemi, siamo due buone forchette, checcè se ne dica e checcè se ne pensi...il pollo al curry lo devo provare, ce l'ho in mente da un pò, ho anche la curcuma pensa te qnd sono preso da queste cose...ahahah!!!
http://ricette.giallozafferano.it/Pollo-alla-crema.html
Consiglio: prova poi questa, è una bomba, buonissima!!! Anche il pollo può prendere gusti decisi come si può vedere!!!