Insomma, è più forte di me, non amo la pioggia (se non per le galoche nere che scatenano le prese in giro maritesche) e mi porta malinconia. Scacciamo via anche quella e iniziamo a concentrarci sul seratone di stasera. Semplicemente. A casa degli amici di sempre, tutti con bimbi e giochi e copertine al seguito. Ognuno porta qualcosa. Ecco il mio contributo:
No, non è la caraffa di alloro e rosmarino...Ma una grossa teglia di verdure al forno gratinate. Ho messo un po' di tutto, anche cipolle, e per un pelo non c'è scappata anche la zucca.
Poi polpettine di tacchino da mangiare con le mani, normali per la figliolanza e profumate con curry per noi.
Infine, per far contenta anche la padrona di casa, crossantini di pasta sfoglia con due farce: formaggio fresco e salmone, funghi champignon trifolati e dolce sardo.
Verdure e croissant arrivano dritti dritti da due must have degli ultimi tempi:
Benedetta Parodi penso sia un vero e proprio fenomeno editoriale, la rivincita della semplicità, della cucina vera, in una nebulosa televisiva e non di chef, mini porzioni, accostamenti per forza innovativi.
Non disdegno un buon ristorante alla moda (ma le porzioncine che mi costringono a prepararmi un'altra cena una volta tornata a casa, quelle non le accetto proprio), vorrei una volta apparecchiare con tutte ma proprio tutte le posate previste dal galateo, m'inchino davanti alla bravura e al talento.
Ma, quando cucino, voglio tirar fuori qualcosa di genuino e semplice, che metta i commensali a proprio agio, magari con un tocco particolare che però non stravolga l'essenza di una pietanza tradizionale. Ecco, le mie copie hanno qualche macchia di salsa, su un angolo si è rovesciato del latte. Insomma - seppur con una netta opposizione allo strauso che in questi testi si fa del freezer e della pasta frolla pronta - fanno parte dei miei pasticci quotidiani e le porto sempre nella valigia della "cuoca in trasferta" durante i vari trasferimenti familiari. Propongono ricette di ogni tipo, "cose che non ci vuol niente a fare", più o meno così le aveva definite una celebre chef. Una condanna, la sua, che in realtà è la chiave del successo delle trasmissioni della Parodi e dei suoi libri. Chi guarda e legge si ritrova, nei racconti che fanno da corolla alle spiegazioni; nell'esigenza di far bella figura in occasioni importanti e formali; nella fretta di tirar su, a volte in fretta e furia, pasti completi e appetitosi per l'intera famiglia. Per questo mi piace, perché rispecchia la mia vita di mamma, professionista, cuoca per diletto (e appetito). Quella che, spero anche con il vostro contribuito - grazie per avermi seguito in questo primo mese di vita del blog, fatevi leggere con i vostri commenti però! - proseguirà da...domani!!!
Tanti auguri a tutti voi!
traspare nei tuoi scritti una grande passione per la cucina!!io cucino solo dolci,ma mi ispiri ad imparare cose nuove!!un abbraccio
RispondiEliminaCiao Clara! Buon 2012 e buona cucina a tutti...
RispondiEliminaClara sei stupenda! ;) lo so che ti piace la semplicità ma un giorno prova una bella ricetta super calorica della Child, non te ne pentirai. Tuo padre ha assaggiato la Bourguignon, deve essergli piaciuta perchè mi ha chiesto della ricetta! ;) Baci. Giulia!!!
RispondiEliminammmm a noi i croassant non sono usciti...:( mannaggia, dovremo riprovare... cmq concordo, cucina semplice e genuina vince su tutto, ma qualche volta galanterie e galateo possono anche esser prese in considerazione!!! Ma il capodanno con gli amici, con la cucina e la collaborazione di tutti, non lo batterà mai niente e nessun ristorante... BUON ANNO a tutti :)
RispondiEliminaAmica, io sono con te! grazie per i post che ci regali, sei capace di far trasparire la tua passione da ogni parola!
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